Carissimi spiaggiati di tutto il mondo l’avventura di Cortosplash in Lucania finisce qui!
Siamo stati bocciati. La terra che ha visto nascere e crescere con tanta passione, ma anche tanta fatica, questo festival non ci ha ritenuto meritevoli di essere sostenuti.
Cortosplash, il primo festival in Italia svolto interamente in spiaggia, “la sala cinematografica unica al mondo”, chiude i battenti in questa regione.
Siamo un piccolo festival, ce ne sono a centinaia, non abbiamo velleità di credere che l’immenso panorama culturale di questa regione verrà sminuito dalla nostra assenza ma avevamo voglia di crescere, di essere riconosciuti e qui non ci è possibile.
Siamo convinti di aver lavorato senza risparmarci e con tanto entusiasmo, bene o male lo dirà il tempo, ma siamo soddisfatti delle tante dimostrazioni di stima e affetto che ci sono arrivate da tutto il mondo tramite il sito e dalle persone che ci hanno seguito, in questi anni, durante il festival. Cortosplash è stato esportato, imitato, amato in tanti luoghi e l’accoglienza che ha ricevuto altrove ci ha spinto a credere in questo progetto ma, purtroppo, non in Basilicata.
Abbiamo toccato tematiche importanti, abbiamo proiettato film difficili forse anche scomodi, mai passati in questa regione, realizzato mostre, dibattiti anche su temi sociali e crediamo, senza nessuna presunzione, che il nostro non sia stato solo intrattenimento.
Siamo orgogliosi di aver realizzato queste quattro edizioni solo con le nostre forze e con il contributo di chi ha apprezzato il nostro impegno e che ringraziamo, siamo fieri della nostra indipendenza e per noi un sostegno, anche simbolico, sarebbe stato solo il riconoscimento della nostra (r)esistenza in questi luoghi. Eravamo uno dei pochi festival da queste parti e ci hanno fatto credere di essere importanti, caldeggiando la nostra partecipazione a un bando, ma evidentemente non era così, non c’era spazio per Cortosplash, non eravamo graditi, non eravamo idonei, non eravamo all’altezza delle altre proposte, o forse non eravamo in sintonia con le scelte della Regione Basilicata. Troppo libertari? Troppo piccoli? O semplicemente troppo stranieri? Non lo sapremo mai e a questo punto nemmeno ci interessa.
La nostra è stata comunque un avventura entusiasmante, una scommessa con un territorio difficile per noi, una sfida, forse persa in partenza, ma stimolante, una storia d’amore in cui abbiamo creduto nonostante i tanti segnali non incoraggianti ma senza accorgerci che alla fine era un amore non corrisposto.
Ne prendiamo atto, consapevoli che non tutti mali vengono per nuocere, siamo amareggiati, forse incazzati ma non vogliamo fare le vittime, non è nel nostro stile, siamo convinti che Cortosplash vivrà nuove stagioni d’amore, in altri luoghi e altri tempi. Ci lasciamo, come è nostra consuetudine, con una canzone dal nostro juke box all’idrogeno, una canzone che è liberatoria, catartica!