Evento speciale fuori concorso (giovedì)

La serata di giovedì 23 luglio,dopo il pomeriggio con Paolo Baffari e la proiezione dei corti in concorso, sarà dedicata alle problematiche ecologiche della Basilicata e alle estrazioni petrolifere, con la proiezione del film “Mal d’Agri”

MAL D’AGRI 

La Val d’Agri è una splendida valle tra l’Appenino lucano e quello campano, un’estesa pianura da sempre produttiva nel comparto agro-alimentare lucano; con la ripresa delle attività estrattive nel 1981 da parte dell’Agip, la zona si scopre essere il più grande giacimento petrolifero in terra ferma d’Europa e l’agro-alimentare ha lasciato posto all’industria petrolifera. La sola concessione denominata Val d’Agri ha un’estensione pari a 660 km quadrati. Ora è l’Eni a governare l’immensa ricchezza del sottosuolo lucano per tramite dell’enorme collettore/centro olio COVA nella zona industriale di Viggiano un piccolo paese valligiano di soli 3000 abitanti; dalla Val d’Agri arriva il 7% dell’intero fabbisogno nazionale, ben 85 mila barili giorno, quantità destinata a raddoppiare nei prossimi anni. Il documentario fotografa i disagi dei cittadini della valle che ormai da 20 anni subiscono l’industria petrolifera, disagi di matrice ambientale che di conseguenza sta creando non pochi problemi alla salute della gente.

Il video è frutto di un lungo lavoro sempre aperto, che continuerà a monitorare ciò che accade in Val d’Agri ed anche nel resto della Basilicata nei prossimi anni, data la sicura e continuata estrazione petrolifera che la nostra terra dovrà subire ancora; il lavoro è autofinanziato sin dal primo giorno in cui abbiamo approcciato alla vicenda del petrolio lucano non con pochi sforzi da parte nostra ma questo ci consente un’assoluta autonomia di pensiero e di veduta.

cover MALDAGRIGli autori:

Mimmo Nardozza è un giornalista freelance, vive e lavora a Potenza; già cronista sportivo dal 2006 è attualmente impegnato su tematiche connesse alle problematiche ambientali della regione in particolar modo sulle vicende che riguardano l’estrazione petrolifera in regione.
Salvatore Laurenzana è un fotografo/video maker professionista che opera da sempre in Basilicata, impegnato in una costante “fotografia critica” della sua regione;

Marcella Di Palo è una video maker materana. Dopo collaborazioni all’estero nel campo dell’audio-visivo, oggi lavora nella sua regione con un approccio di tipo documentaristico ed un occhio particolare per le tematiche sociali.

GIOVEDì 23 Luglio Mimmo Nardozza e Salvatore Laurenzana saranno presenti al Lido Splash

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SPLASH SOCIAL CLUB (SABATO)

L’ultima giornata di “Splash Social Club”  sarà dedicata alla presentazione del libro di Egidio Viola L’Odissea a graphic novel”   che chiude il cerchio su storie e libri della Basilicata, richiamando il tema principe del festival cioè il mare.

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L’ ODISSEA

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Questa lettura dell’Odissea di Omero in graphic novel non è una novità nel panorama internazionale ma certamente è un lungo, dettagliato e meticoloso lavoro creativo che proponiamo al pubblico italiano. A nostro avviso l’Odissea rappresenta il Big Bang della cultura occidentale, è l’inizio dal quale parte tutto e ispira tutto: un mito e mitologia inesauribile e sempre attuale ora e in futuro. É il DNA di noi occidentali. Ridurlo in un racconto grafico è una sfida e un azzardo, ma l’autore è riuscito a concretizzarlo in splendide, a volte ambigue, immagini che ci rimandano a una sensibilità molto particolare che si innerva al racconto affrontato. É un grande lavoro che in centinaia di scene e migliaia di immagini ci proietta nel clima di questo splendido libro. Non a caso Stanley Kubrick intitolò il suo viaggio spaziale 2001 Odissea nello spazio e la NASA ha chiamato CURIOSITY la sonda che sta esplorando il suolo marziano: Questo curiosity è una versione, un vezzo, che rimanda sempre lì, al nostro libro fondamentale.

Vito Maggio

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Egidio Viola è nato a Latronico nel 1968. Appassionato disegnatore, oltre che ricercatore, collabora con Vito Maggio dal 1999 con il quale ha prodotto, tra l’altro, “Olio è salute” e “Vod@fone, la principessa mutante”. L’idea di riprodurre l’Odissea di Omero in un racconto grafico gli venne sul finire degli anni ’90 ma è riuscito a portarla a compimento solo nel 2008 ed a pubblicare il libro nel 2014. In preparazione un racconto grafico su Margherita Hack.

SABATO 25 Luglio, Egidio Viola sarà al Lido Splash tondo1

SPLASH SOCIAL CLUB (VENERDì)

Venerdì 24 luglio per lo spazio “Splash Social Club” si parlerà di pane e socialità con i ragazzi dell’ ARCI LA TARANTOLA di Rotondella, che ci racconteranno la loro  esperienza comunitaria .

Forno di Mortella: piccole storie di comunità

La pratica “Comunità di pane” nasce per recuperare la funzionalità di un vecchio forno pubblico ubicato in una piccola frazione (Mortella) del comune di Rotondella.

paneRotondella è un comune rurale. Il grano e il lavoro dei campi sono stati per un lungo periodo elementi importanti nella vita degli abitanti. Nella piccola frazione di Mortella come testimonianza di questo legame la comunità ha al centro dell’abitato un piccolo forno pubblico. L’idea della sua realizzazione nasce in seguito alle richieste dei cittadini del rione, quando ancora la decrescita demografica non aveva fatto ingresso nella storia locale; nuclei familiari numerosi, di umile estrazione sociale, avevano bisogno di una struttura che poteva contribuire al soddisfacimento dell’esigenza primaria, quella alimentare, attraverso l’auto produzione del bene principe, il pane ( u’ pan): il contenimento dei costi risultava fondamentale in contesti come questo!

L’arte della panificazione, esercitata dalle massaie del tempo, diventava occasione per la condivisione di vere e proprie pratiche di cittadinanza attiva e di socialità: è intorno al forno che la comunità si ritrovava, con esigenze condivise e con l’espletamento di attività tese al loro soddisfacimento. Le famiglie, attraverso un’oculata autogestione della struttura, riuscivano a renderla efficiente: provvedendo, insieme, a procurarsi la legna con cui ardere, a recuperare e custodire gli attrezzi, a pulire, insomma, per dirla con termini che richiamano l’affettività, e siamo certi di non dire il falso, accudiscono, si prendono cura del bene comune. paneeeGli abitanti organizzavano sapientemente i turni di utilizzo del forno: le “donne di casa” del rione si accordavano sui giorni e sugli orari delle infornate: ogni famiglia sapeva, con cadenza settimanale, come procedere , sia in merito alle quantità di pane e derivati da preparare che agli orari in cui panificare.pane rot

Le massaie badavano alla conservazione del lievito madre ( u’ lvat): era un accordo tacito, ognuna di loro lo cederà a chi dovrà panificare successivamente ,e il tutto avveniva secondo i canoni del rispetto reciproco e dell’agire di comunità. E poi, non tutti sapevano ardere il forno! Bisognava chiedere alle “specialiste” e ” specialisti” ( i furnar”) la propria disponibilità che non veniva lesinata, perché presto ricambiata con altri aiuti: si era di fronte ad un baratto di servizi!

panexdCon il passare del tempo la funzionalità del forno è stata persa, anche se esistono degli abitanti del rione che “resistono”. Il circolo Arci La Tarantola ha avviato due azioni con l’obiettivo di recuperarla. La prima azione in collaborazione con i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Rotondella ha elaborato e proposto al consiglio comunale il riconoscimento dei beni comuni presenti sul territorio comunale e un regolamento d’uso del forno in particolare.

Il sindaco e qualche consigliere si sono assunti l’impegno di far approvare il regolamento in consiglio comunale ma di fatto ad oggi non è stato fatto. La seconda azione è partita propria in questi giorni ed ha l’obiettivo di costruire una “comunità del pane”. Una decina di famiglie (tra cui alcune che abitano il rione) paneeche ragionando come un gruppo di acquisto solidale, periodicamente si metteranno insieme per produrre focacce, friselle e pane. Abbiamo coinvolto anche qualche agricoltore ( due) produttore di grano per iniziare il processo dall’inizio. Tra la fine di Luglio e Agosto andremo ad un molino nel parco del Pollino per fare con il nostro grano la farina da utilizzare per la panificazione. Una terza azione di recupero verrà attivata tra qualche mese cercando di raccontare questa piccola storia di comunità, insieme magari ad altre piccole storie del passato e del presente che meritano di essere raccontate.

arci la tarantolail circolo Arci di Rotondella si è costituito nel 1980. Si è occupato di: sentieristica e viabilità minore nel basso sinni; ricerche storiche su avvenimenti e cultura locale (Pane e Lavoro sugli avvenimenti del ’56 a Rotondella, Raccolta dei canti del Basso Sinni), progetti sui migranti ( A tavola con i diritti), ha promosso un Gruppo di Acquisto di Prodotti Culturali nell’ambito della rassegna “cibo per gli occhi” e su altre tematiche sempre di carattere sociale/culturale nel territorio della Basilicata.

VENERDì 24 Luglio il circolo ARCI DI ROTONDELLA sarà al LIDO SPLASH

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